
Mostra “Primarosa Cesarini Sforza. La materia e il perimetro” – Musei Villa Torlonia – Nomentano
Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi
L’esposizione celebra i 50 anni di attività dell’artista Cesarini Sforza, evidenziando il suo costante dialogo con la materia e la sua sperimentazione di varie tecniche e materiali per dar forma al suo processo creativo. La mostra presenta una varietà di opere, tra cui disegni, dipinti, installazioni, grafiche, ceramiche e libri d’artista.
Il titolo della mostra si basa sulle due coordinate che hanno segnato il lavoro dell’artista. Da un lato, il confronto costante con la materia che ha spinto Cesarini Sforza ad esplorare diverse tecniche e materiali per la sua creatività. Dall’altro lato, c’è un utilizzo della memoria come cornice entro cui condurre questo confronto con la materia. La memoria non diventa nostalgia o malinconia, ma diventa piuttosto una chiave interpretativa per il suo essere costantemente contemporanea e in relazione con ciò che le circonda.
L’allestimento della mostra è una scomposizione critica per periodi, che permette ai visitatori di osservare il lavoro incessante dell’artista. Solo quando si osserva nella sua interezza, si può apprezzare la coerenza intorno a queste due idee guida.
La mostra include anche scritti in cui Cesarini Sforza racconta la sua biografia, cataloghi degli anni trascorsi a New York, nonché cataloghi e fotografie che mostrano come le opere dell’artista siano state viste, cercate e apprezzate in molti paesi europei e nel resto del mondo, come New Delhi, Iran, Istanbul e Argentina.
Attraverso questa mostra, si intende ricostruire la lunga carriera di Cesarini Sforza e la sua capacità di connettersi, stabilire relazioni e dialogare con l’arte del suo tempo, senza però compromettere la solidità della sua ricerca personale. Si tratta di una mostra essenziale che offre ai visitatori una panoramica completa di un lungo percorso artistico, in cui l’artista ha indagato con cura il suo tempo in tutti i suoi mutamenti, sia a livello personale che collettivo.